L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ai fini di monitorare il più possibile la vitalità dell’itinerario, è impegnata in questi giorni nella raccolta di buone pratiche messe in atto nel corso del 2019 da pubbliche amministrazioni, realtà associative, strutture di ricezione turistica e privati lungo la Via nell'intero tratto da Canterbury a Santa Maria di Leuca.  Le tre migliori ”buone pratiche” verranno presentate e premiate durante la prossima Assemblea Generale AEVF che si svolgerà a Canterbury (Kent, Regno Unito) giovedì 14 maggio. La raccolta di questo materiale costituirà un importante database che sarà messo a disposizione ai membri della rete AEVF per conoscere il più possibile le iniziative realizzate lungo il Cammino. Le ragioni di questa operazione sono da ricercare nell’essenza stessa del significato della Via Francigena. Un itinerario che non vive senza i territori che attraversa, senza le persone che se ne prendono cura. Il percorso francigeno può esistere oggi, non solo come antica via storica, ma come realtà viva e vissuta, solo nella misura in cui chi abita lungo la Via trova il piacere e le idee per renderla un luogo accogliente dove moderni pellegrini, camminatori, ciclisti, viaggiatori amano trovarsi e percepire un senso di appartenenza.Per questo è così importante la parola “rete”, perché l’itinerario è creato da un insieme di persone che sostengono con impegno e passione la valorizzazione della Via, con tante diverse modalità. Dalle camminate nei weekend, ai momenti di confronto e riflessione durante convegni, coinvolgendo le scuole, proponendo festival, incontri e degustazioni per far conoscere l’enogastronomia dei territori francigeni, e molto altro ancora. AEVF si appresta a “mappare” e diffondere le migliori buone pratiche perché tutti i soggetti attivi sulla Via possano sentirsi ispirati e motivati da ciò che viene ideato in ogni Paese attraversato dall'itinerario per sostenere il percorso e le persone che lo percorrono. Con l’aspettativa che la rete francigena possa consolidarsi e infittirsi ulteriormente, contribuendo attivamente a rendere la Francigena un itinerario vivo nel presente.    

Sorgente News:viefrancigene.org